Cruscotto sulla Sicurezza Urbana della Città di Torino (2009-2011)

Amapola coordina il servizio di assistenza metodologica al CSI-Piemonte persviluppare una banca dati complessa per il monitoraggio della sicurezza urbana nella Città di Torino.

L’associazione Amapola, capofila di un raggruppamento di imprese composto anche da l’Istituto per la Ricerca Sociale, Cares - Osservatorio di Pavia e SWG, coordina e supporta metodologicamente la costruzione del Cruscotto sulla Sicurezza urbana, progetto della Città di Torino, realizzato dal CSI Piemonte.

Il Cruscotto è uno strumento progettato per monitorare e sistematizzare dati ed informazioni in vista di una programmazione integrata delle politiche locali di sicurezza.

Si fonda su un data warehouse, ovvero su una banca dati complessa, in grado di recepire altre banche dati provenienti da fonti diverse, organizzare i dati e georeferenziarli in un archivio unico e informatizzato. A partire da questi dati, utilizzando algoritmi definiti ad hoc, il data warehouse realizza delle elaborazioni incrociate, territoriali e statistiche, che restituiscono un quadro della sicurezza urbana a Torino. Il Cruscotto rende queste elaborazioni visibili e disponibili per la consultazione.

Le attività del progetto hanno avuto inizio nell’ottobre 2009 e ne è prevista la conclusione ad ottobre 2011.

Il Cruscotto è l’interfaccia di un data warehouse. Questo data warehouse è stato strutturato a partire da una definizione del concetto di sicurezza urbana, intesa come tema multidimensionale, i cui ambiti prevalenti sono:

  • il contesto urbano,
  • il governo delle politiche,
  • le percezioni che di queste hanno i cittadini e
  • il discorso mediatico che intorno ad esso si sviluppa.

Le condizioni di sicurezza di un territorio possono essere descritte a partire dall’analisi delle interrelazioni tra queste quattro aree e dalla comprensione dei nessi, non necessariamente causali, che tra esse esistono.
Per ognuna delle quattro aree (a volte suddivise in sottoaree) dunque, sono state identificate le dimensioni rilevanti, definite attraverso variabili. Tutte le informazioni sono georeferenziate, al fine di mappare la situazione della città e di individuare le porzioni di territorio più o meno critiche.

Il sistema di monitoraggio così costruito rende possibile elaborare un modello di analisi integrato, che consente di valutare il ruolo giocato dai diversi elementi considerati nella lettura delle condizioni di sicurezza urbana. Lo scopo è prevalentemente quello di mettere in luce l’interazione tra i diversi fattori (andamento della criminalità, trasformazioni del tessuto sociale, percezione dell’insicurezza) che sono alla base del diffondersi di allarme sociale, paure e insicurezza e mostrare come tali fattori operino in diverse aree/quartieri della città.